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La spremuta - Rosarno, migranti, 'ndrangheta

uno spettacolo

di e con Beppe Casales

 

lo spettacolo è stato prodotto in collaborazione con Narramondo Teatro

è patrocinato da Libera e rete RADICI/Rosarno

e fa parte di TEATROCIVILENETWORK un progetto di AVVISO PUBBLICO

è stato selezionato per la "Giornata della Memoria e dell'Impegno

in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie" 2012 e 2013

e per il Torino Fringe Festival 2013

lo spettacolo ha vinto il premio "LiNUTILE DEL TEATRO" 2013

 

lo spettacolo ha superato le 170 repliche in tutta Italia

 

Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c'entra. Ma dire che la mafia non c'entra in Calabria è una bugia. La mafia c'entra eccome, non solo in Calabria.

Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l'Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro. L'Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto.

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RASSEGNA STAMPA DELLO SPETTACOLO

 

TURNE' DELLO SPETTACOLO

 

ascolta l'audio dell'intervista su "La spremuta" per Piazza Verdi a Radio Tre

 

ascolta l'audio dell'intervista su "La spremuta" per Radio DirittoZero

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